mercoledì 13 giugno 2012

NIENTE PIU' CANDIDATI CORROTTI GRAZIE AL MOVIMENTO "FICHA LIMPA"

La corruzione non è un problema solo italiano.
Per combattere contro questa vera e propria piaga in Brasile è sorto il movimento "Ficha limpa" ("Fedina penale pulita"), che ha portato alla presentazione di una legge di iniziativa popolare approvata dal Parlamento nel 2010.
In forza di questa legge alle prossime elezioni presidenziali nel 2014 non potranno presentarsi candidati che siano già stati condannati anche in un solo grado di giudizio (la legislazione brasiliana prevede tre gradi come quella italiana). Inoltre i candidati dovranno presentare settimanalmente il resoconto delle proprie spese elettorali e dovranno dichiarare i nomi dei propri finanziatori.
Il movimento, iniziato nel 2009 su impulso della Conferenza episcopale brasiliana, è arrivato a raccogliere oltre un milione di firme.
Ma il terreno era fertile. Troppi gli scandali in cui risultavano coinvolti politici sia del governo che dell'opposizione!
Tra questi, quello che maggiormente ha scosso l'opinione pubblica è quello denominato "mensalao" e che ha rischiato di travolgere il governo del carismatico e popolare Lula già dal 2005.
Secondo l'accusa il Pt, il partito del presidente, avrebbe pagato mazzette ai deputati dell'opposizione perché  votassero le leggi in discussione. Il processo, che vede indagati oltre venti deputati del Pt tra cui l'ex tesoriere e l'ex capo di gabinetto, avrà inizio il prossimo primo di agosto.
Ma la battaglia non finisce qui.
Forti del successo ottenuto con il movimento anti-corruzione, ora i brasiliani vogliono ottenere che sia abolito il voto segreto, che spesso viene utilizzato per difendere i deputati corrotti.
E con lo slogan Eu quero saber como vota meu parlamentar! (Voglio sapere come vota il mio deputato!) hanno lanciato in questi giorni una nuova raccolta di firme.


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