Per cinque giorni si alterneranno conferenze, dibattiti e laboratori durante i quali esponenti delle principali comunità digitali del paese potranno non solo analizzare le tendenze del momento ma anche condividere e produrre nuove realtà all'insegna di quella parola magica che è l'innovazione.
Tutto questo è reso possibile dal fatto che i partecipanti soggiornarno all'interno di cinquemila casette, ricreando quindi l'atmosfera del campus universitario. Una vasta area è poi dedicata all'Expo, dove le maggiori marche offrono ai visitatori la possibilità di sperimentare le novità presenti sul mercato.
Quando si pensa al Brasile la tecnologia non è certo tra le prime associazioni che vengono in mente.
Eppure anche il gigante sudamericano ha la sua Silicon Valley, qui ribattezzata "Vale do Silicio", nome che si riferisce a diverse aree del paese come Recife, Rio de Janeiro, Porto Alegre e Florianopolis, ma soprattutto alla città di Campinas, nei pressi della megalopoli paulista, dove sono presenti oltre trenta grandi realtà del settore come Ibm, Lucent, Compaq e Hp.
Ma il terreno comincia a essere fertile anche per le nuove realtà, le cosiddette startup (http://startups-brasil.com/), imprese generalmente fondate da giovani creativi che necessitano di "incubatori", ovvero di società o individui che credano nelle loro potenzialità al punto di investire tempo e denaro per aiutarle a crescere.
Una di queste società è per esempio la Devise (http://devisetech.com.br/pt-br), creata nel 2009 a Rio de Janeiro da Fernando Campos, che ha già dato vita a diverse realtà quali Nuuvem, primo marketplace di giochi per PCs; o come Easy Food, sistema di gestione per le mense scolastiche, attraverso cui i genitori possono controllare l'alimentazione dei figli a scuola con una carta pre-pagata evitando l'uso di denaro contante e rendendo pià facile e veloce la preparazione e la distribuzione del cibo; o ancora come Kuapo, il primo e più completo album di figurine online a livello mondiale.
Forse la biografia di Fernando Campos - venditore porta a porta di prodotti naturali, operaio in un'impresa di gadget per feste, impiegato in banca e agente di commercio prima di diventare imprenditore - potrà far storcere il naso a qualcuno. Ma sicuramente rende bene l'idea del fermento e della capacità di innovare e innovarsi che caratterizzano il mondo delle startup.
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