mercoledì 29 agosto 2012

PRADA SBARCA IN BRASILE: IL "MADE IN ITALY" CONQUISTA IL GIGANTE SUDAMERICANO

Prada sbarca in Brasile, con uno store nel Centro Commerciale JK Iguatemì, a San Paolo.
Il nuovo negozio di uno dei marchi più noti del "Made in Italy", occupa una superficie di 630 metri quadrati ed è dedicato alle collezioni sia maschili che femminili di abbigliamento, calzature e accessori.
E' un'ulteriore riprova, se mai ce ne fosse stato bisogno, dell'attrattiva che i prodotti tipici italiani d'alta gamma esercitano sul Paese sudamericano.
Non a caso il 2011-2012 è stato il biennio del "Momento Italia/Brasile", un percorso puntellato di eventi che si è snodato tra l'ottobre 2011 e il giugno scorso.
Un viaggio nella cultura italiana, con mostre su Leonardo, Caravaggio e De Chirico, la Settimana del Cinema e itinerari alla scoperta dei luoghi che portano le tracce del passaggio e della presenza fattiva dei nostri emigrati tra la fine dell'Ottocento e i primi secoli del Novecento.
Un modo per conoscere meglio il nostro Paese che sta diventando per il Brasile un partner economico sempre più importante.
Attualmente sono circa 600 le imprese italiane presenti su suolo brasiliano, di cui più della metà nello Stato di San Paolo.
I settori in cui l'Italia vanta una posizione di leadership sono l'alimentare, i materiali da rivestimento, il tessile e la nautica.

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domenica 26 agosto 2012

MENO TASSE ALLE IMPRESE CHE ASSUMONO DIRIGENTI E TECNICI STRANIERI

Le imprese brasiliane hanno un motivo in più per attrarre dirigenti e tecnici stranieri.
La Giustizia del lavoro, decidendo in merito al caso di un dirigente di banca, ha infatti stabilito che i costi relativi ai benefici concessi dall'impresa ai manager provenienti da Paesi esteri, quali l'affitto della casa, le spese condominiali e di manutenzione dell'alloggio, vanno defiscalizzati.
La sentenza del Tribunale Superiore del Lavoro risale allo scorso mese di marzo, ma solo ora entra realmente in vigore.
L'importanza del pronunciamento è dovuta all'aumento di personale straniero che emigra per lavorare nel Paese sudamericano. L'anno scorso sono stati 66.391 i permessi rilasciati dal Ministero del Lavoro per lavoratori stranieri, il 25% in più dell'anno precedente.
E molti indizi lasciano intendere che questo trend è destinato a proseguire. Non solo per le carenze del sistema scolastico brasiliano, a causa delle quali risulta difficoltoso trovare mano d'opera specializzata locale, ma anche per la politica espansiva che sta promuovendo il governo di Dilma Rousseff.
E' di pochi giorni fa la decisione della presidenta di investire 66 miliardi di dollari per la realizzazione di nuove infrastrutture e per la modernizzazione di quelle già esistenti.
La priorità va alle autostrade e alle ferrovie, con l'incarico ai privati di costruire e migliorare 7.500 km di rete viaria e con la creazione di una rete ferroviaria lunga 10 mila chilometri.
In seguito toccherà agli aeroporti, ai canali fluviali e ai porti marittimi.
Il maxipiano costituisce una vera svolta nella politica economica brasiliana. In questi anni il governo aveva proseguito la politica del precedente esecutivo Lula aumentando e rafforzando il potere d'acquisto di strati sempre più ampi di popolazione.
Ora, anche in vista delle prossime scadenze internazionali - mondiali di calcio nel 2014 e Olimpiadi nel 2016 - si punta a stimolare l'economia con un consistente investimento nelle opere pubbliche, da cui si attende una crescita fino al 5% del Prodotto interno lordo.

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sabato 18 agosto 2012

AL VIA IL PROCESSO CONTRO I VERTICI DEL PT. AVREBBERO CORROTTO LE OPPOSIZIONI PER OTTENERNE I VOTI

Mi stupisce come la stampa e la televisione italiane stiano ignorando un evento della portata del mensalao.
Proprio in questi giorni si sta celebrando in Brasile il processo che vede sul banco degli imputati i massimi esponenti del PT, il partito di Lula, accusati di aver corrotto numerosi deputati dei partiti di opposizione per indurli a votare leggi importanti quali la riforma fiscale e previdenziale.
I fatti risalgono al 2003, quando per l'appunto era presidente Luìs Inacio Da Silva, universalmente conosciuto con il vezzeggiativo "Lula".
L'ex presidente non è formalmente indagato, ma inevitabilmente molti si chiedono come il complicato marchingegno abbia potuto essere messo in atto "a sua insaputa".
Il  flusso di denaro passava grazie alla complicità di un imprenditore, Marco Valerio, titolare di alcune agenzie di pubblicità, con le quali i dirigenti del partito avrebbero stipulato falsi contratti usati come "copertura" delle dazioni.
Secondo l'accusa, a tirare le fila dell'azione criminosa sarebbero stati l'ex ministro della Casa Civil José Dirceu, l'ex tesoriere del PT Delubio Soares e l'ex presidente del partito José Genoino.
In tutto gli accusati sono 38, ma per due di essi il procuratore generale ha chiesto l'assoluzione per mancanza di prove. Coinvolto nel giro di finanziamenti illeciti anche il Banco Rural, che avrebbe supportato con prestiti l'azione di Valerio.
Particolare curioso: nella requisitoria dell'accusa sono entrate anche alcune strofe di una canzone del famoso cantautore brasiliano, Chico Buarque, "Vai passar".
I versi citati sono questi: "Dormia a nossa patria mae tao distraida/sem perceber que era subtraida/em tenebrosas transacoes... (Dormiva la nostra madrepatria tanto distratta/senza accorgersi che veniva sottratta/ in oscure transazioni...).

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lunedì 13 agosto 2012

IL BRASILE CRESCE MA NON DIMENTICA I SUOI POVERI. CONTRIBUTI SOLO A CHI FA STUDIARE I FIGLI

Tra i Paesi emergenti il Brasile è forse l'unico che sta sperimentando una redistribuzione del reddito tra le fasce più povere della popolazione.
Ne è un esempio il programma denominato "Bolsa familia", lanciato nel 2003 da Lula e ulteriormente ampliato e migliorato nel 2011 dall'attuale presidenta Dilma Roussef.
In sintesi, si tratta di provvedimenti che vanno dalla concessione di denaro, alla distribuzione di integratori alimentari, alla facilitazione dell'accesso al microcredito. Il tutto condizionato alla messa in atto da parte delle famiglie beneficiarie di alcuni comportamenti virtuosi, quali per esempio la frequenza scolastica dei figli.
La città di Rio de Janeiro sembra essere quella che sta attuando in modo più esemplare il programma, con una collaborazione tra diverse istituzioni - municipalità, prefettura, scuola - che, in un articolo apparso ieri sulla Folha de S. Paulo, l'economista Marcelo Neri ha definito "ammirevole".
Ogni due mesi gli alunni che beneficiano dei contributi sono sottoposti a dei test per verificare i progressi compiuti nell'apprendimento. Oltre alla frequenza e al rendimento viene valutata, ai fini della concessione del beneficio, anche la partecipazione dei genitori alle riunioni scolastiche.
Gli alunni portatori di handicap e gli studenti che vivono in aree particolarmente disagiate sono destinatari di contributi ulteriori.
Attualmente il programma "Bolsa familia" nella città di Rio riguarda 540 mila persone, di cui più della metà sono bambini, per un impegno economico di 130 milioni di reais all'anno.

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