domenica 24 giugno 2012

SAN PAOLO: GIUDICE CONTRO LA "CASTA", TAGLIATI I FONDI PER IL RINNOVO DEL GUARDAROBA

Vittoria di un giudice contro la "casta" dello Stato di San Paolo.
In risposta a un´azione intrapresa dal Ministerio Publico Estadual, il giudice Luis Fernando Camargo de Barros Vidal ha tagliato a deputati e senatori il pagamento del cosiddetto auxilio-paleto, ovvero il corrispondente di due mensilita`per un totale di 40 mila reais.
Storicamente il pagamento delle due tranches era stato giustificato con la necessita`dei politici di usufruire di maggiori sovvenzioni per poter rinnovare il proprio guardaroba. Ma non era nemmeno necessario esibire le ricevute delle spese fatte!
Questo  vero e proprio privilegio era gia`stato sospeso dal mese di novembre dello scorso anno per decisione dello stesso giudice. Ma si tratta di un giudizio di primo grado, contro cui il parlamento potrebbe presentare ricorso.
Oltre a quello di San Paolo, altre nove stati brasiliani pagano l´auxilio-paleto.


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sabato 23 giugno 2012

IN BRASILE POCHI DISOCCUPATI, MA LA PRECARIETA´E´IN AGGUATO

In Brasile resistono molti mestieri che in Italia sono scomparsi da tempo. Come gli spazzini che, dopo aver cambiato il nome in "operatori ecologici" nel tentativo forse di rendere il lavoro piu`accettabile, sono stati definitivamente sostituiti dalle macchine.
A San Paolo li si vede nei parchi pubblici. Armati di una curiosa scopa realizzata con foglie di palma, raccolgono le foglie tenendo puliti i viali


Nella foto: uno spazzino al lavoro nel parco di Agua Branca
Molto diffusi nelle grandi citta`, come Rio e San Paolo, sono i portieri che sorvegliano gli edifici difendendoli dai ladri. Ogni edificio ne assume piu`di uno, perche`la sorveglianza deve essere fatta giorno e notte.
Guardie armate sorvegliano negozi e supermercati. Spesso stazionano davanti all´ingresso seduti su una sedia sotto un ombrellone, il che li fa apparire come degli sfaccendati in pieno relax.
In molti edifici pubblici resistono gli ascensoristi: alcuni in piedi, altri seduti su uno sgabello, accompagnano i visitatori ai piani.
Sugli autobus cittadini il biglietto si paga ai controllori. Chissa`quali vantaggi ha portato in Italia la loro abolizione... Perche`se e`vero che si risparmia lo stipendio di un dipendente, e`altrettanto vero che la sua presenza garantisce che tutti i passeggeri acquistino il ticket.
Ma ci sono anche mestieri che in Italia non sono mai esistiti, almeno per quanto io possa ricordare.
Nella foto: ragazza con freccia indicante la zona in cui verra`costruito un nuovo edificio 
Personalmente adoro il servizio reso dai cosiddetti valet. Li si trova davanti a negozi, supermercati e ristoranti, alle cui dipendenze lavorano, e il loro compito e`quello di parcheggiare l´auto del cliente al suo arrivo. Se non trovano dove sostare, girano nelle strade adiacenti finche`il proprietario non ha terminato i suoi acquisti.
Incredibile il servizio richiesto dai costruttori di nuovi edifici: per far sapere che nella tal zona ne verra`costruito uno nuovo e che quindi si possono acquistare appartamenti, ci sono giovani che stazionano immobili per ore agli incroci con un´enorme freccia appesa al collo.
Generalmente si tratta di lavori non molto ben retribuiti, ma tuttavia permettono alle persone di sopravvivere.
In Brasile il tasso di disoccupazione e`piuttosto basso, intorno al 6%.
Un dirigente d´impresa italiano, che sta lavorando per una joint venture italo-brasiliana, mi ha raccontato di avere molta difficolta`a trattenere il personale perche`non appena i dipendenti trovano un posto meglio retribuito, cosa che succede spesso, se ne vanno.
Per quanto si legge in questi giorni sulla stampa sembra pero`che stia frenando la creazione di nuovi posti di lavoro fissi, mentre sarebbero in aumento quelli a piu`alto tasso di precarieta`.

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giovedì 21 giugno 2012

RIO HA IL PROFUMO DELLA GIOVINEZZA, SAN PAOLO IL FASCINO DELLA MEZZA ETA`

Rio e`una ragazza che non nasconde le ferite dell´adolescenza ma ha tanta voglia di crescere.
San Paolo e`un´affascinante signora di mezza eta`che non teme di mostrare qualche ruga.
A Rio tutto sembra in evoluzione: fuori dal centro case abbattute in attesa di essere ricostruite, lo stadio Maracana`in ristrutturazione. Anche l´area del porto subira`un restyling profondo: una sopraelevata sara`in parte demolita per far posto a una zona pedonale e a un bonde (tram) per il trasporto pubblico, mentre il traffico automobilistico verra`deviato attraverso un tunnel.
Rio+20, Coppa del Mondo 2014 e Olimpiadi 2016 stanno cambiando volto alla citta`carioca che in questi anni sembra essere rimasta "al palo", mentre la sorella maggiore, sicura dei propri mezzi, vive una serena mezza eta`.
Piu`chiassosa la prima, all´apparenza piu`tranquilla la seconda, anche se la vita vi scorre molto piu`frenetica. Anche il clima ha la sua parte, ovvio. A Rio passeggiavo in jeans, t-shirt e sandali ai piedi; a San Paolo  indosso abiti quasi invernali.
Il profumo di Rio e` intenso, forte, selvatico; l´odore di San Paolo e` piu` sottile e discreto.






Nella foto: una bimba carioca sulla spiaggia di Botafogo (sullo sfondo il Pao de Acucar)






Nella foto: grattacieli nel quartiere Perdizes a San Paolo



Nella foto: Rio de Janeiro, la spiaggia di Botafogo vista da Santa Tereza 


Nella foto: grattacieli e case unifamiliari, oggi trasformate in negozi, convivono in molti quartieri di San Paolo


















Entrambe amano la cultura. Teatri e Centri Culturali non mancano, finanziati dallo Stato o dai privati. 
Rio, complice l´evento internazionale sulla salvaguardia dell´ambiente, in questi giorni riserva sorprese in ogni angolo: esposizioni, installazioni multimediali, iniziative di ogni genere attirano la presenza di molti visitatori e soprattutto di numerose scolaresche. Se Rio+20 non servira`ad altro, ma mi auguro che non sia cosi`, sara`almeno servita a far crescere una maggior consapevolezza nelle nuove generazioni brasiliane.
Questa mattina ho assistito a San Paolo alle prove aperte al pubblico di un concerto di Brahms, eseguito dalla locale orchestra sinfonica nel conservatorio ricavato in un´ex stazione ferroviaria sapientemente riadattata allo scopo.
A unire le due sorelle anche un´ altra passione: quella per le novelas televisive.
In questo periodo impazza su Rede Globo Avenida Brasil, un intreccio di amori e corna in cui vittorioso appare sempre il maschio, conteso da due e a volte anche tre donne contemporaneamente.
Qualche giorno fa ha debuttato l´attesissima Gabriela, tratta dal romanzo di Jorge Amado.


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LA STAMPA BRASILIANA GIUDICA DELUDENTE IL DOCUMENTO PREPARATORIO DI RIO+20

"Sem ambicoes", "Senza ambizioni": cosi´titolava ieri O Globo, il maggior quotidiano carioca sulle conclusioni della fase preparatoria di Rio+20.
Il documento stilato dai negoziatori, che dovra`essere discusso e approvato dai capi di Stato, viene considerato dalla stampa molto debole.
Tutto viene demandato alla creazione di un Forum politico di "alto livello" che dovra`individuare le misure da attuare per lo sviluppo sostenibile.
Sotto accusa la presidenza brasiliana che, nella persona del Ministro degli Affari Esteri Antonio Patriota, ha risposto negativamente alla richiesta dei commissari dell´Unione europea di prolungare la discussione di un giorno nel tentativo di trovare nuove mediazioni.
La delusione e`tale che l´evento internazionale e`gia`stato ribattezzato Rio-20.
Ciliegina finale sulla torta, il Vaticano, che partecipa in veste di osservatore, ha ottenuto di togliere dal documento ogni accenno all´autodeterminazione della donna in relazione alle nascite, temendo che questo possa aprire la strada all´approvazione della legge sull´aborto nei paesi - il Brasile ne e`un esempio - in cui ancora e`vietato.
Qualche speranza sembra venire dall´incontro dei sindaci delle maggiori citta`, il Climate Leadership Group (C40).
Abituati a rispondere in prima persona alle richieste dei cittadini gli amministratori locali hanno annunciato una serie di misure che vanno dall´uso di mezzi pubblici di trasporto a energia elettrica in sostituzione di quelli a diesel e alla riduzione del consumo di energia negli edifici pubblici (-20% entro il 2020), alla costruzione di piste ciclabili, all´espansione di aree verdi urbane.
Gli obiettivi stabiliti  si basano sui risultati di alcune ricerche secondo cui, se non si fara`nulla, le metropoli produrranno 2,3 miliardi di tonnellate di gas a effetto serra entro il 2020 e 2,9 miliardi entro il 2030.
I provvedimenti individuati potranno ridurre le emissioni a 248 milioni di tonnellate all´anno.

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lunedì 18 giugno 2012

EVENTI CULTURALI, PROTESTE E TRAFFICO IMPAZZITO: RIO SI PREPARA AD ACCOGLIERE I CAPI DI STATO

Tra i numerosi eventi collaterali di Rio + 20 molto visitata e apprezzata l´esposizione Humanidade 2012, nel Forte di Copacabana.
Centinaia e centinaia di visitatori, tra cui intere classi di studenti, hanno atteso pazientemente in fila per ore prima di entrare nell´avveniristico padiglione appositamente creato per l´evento, la cui direzione e´stata affidata all´artista e regista teatrale Bia Lessa.
Biodiversita`, tutela dell´ambiente e preservazione del pianeta sono minacciati dalla presenza dell´uomo, sempre piu`schiavo della tecnologia, dell´individualismo e del consumismo: questo in estrema sintesi il significato del percorso, che si articola in nove sale, all´ínsegna della creativita`e (nonostante possa risultare contradditorio) di un sapiente uso della tecnologia.



Nella foto: una scolaresca osserva incuriosita un enorme contenitore in cui sembrano "danzare" banconote impazzite





Nella foto: in questa sala l´uomo, raffigurato come un manichino, subisce l´assalto della tecnologia rappresentata dai raggi laser







Il Forte di Copacabana e`rimasto assediato per tutta la giornata dal traffico cittadino completamente paralizzato a causa di tre manifestazioni. A sfilare per prime in mattinata le donne, che hanno rivendicato pari opportunita`con il mondo maschile e il diritto all´aborto.
E´toccato poi agli indigeni occupare le vie del centro cittadino, per rimarcare ancora una volta la loro contrarieta`alla costruzione della diga di Belo Monte, in Mato Grosso.
Nel pomeriggio l´Avenida Republica do Chile e`stata invece occupata da un corteo di ecologisti che contestano al governo di Dilma Rousseff di fare troppo poco per l´ambiente.
Domani la giornata si prevede ancora piu` caotica. E´atteso infatti l´arrivo dei capi di stato per la due giorni istituzionale. Le previsioni per l´esito del summit sono pessimistiche: i paesi occidentali stanno tentando di rinviare tutto al 2014, facendosi scudo della grave crisi economica che li attanaglia.

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domenica 17 giugno 2012

A RIO I POPOLI SI INTERROGANO SUL FUTURO DEL PIANETA

Mentre i "grandi" della terra discutono a chi attribuire la colpa del mutamento climatico nei documenti ufficiali, nella citta`carioca va di scena un´altra Rio + 20.
E`la Cupula dos Povos, un insieme di associazioni e movimenti sociali che lottano contro la mercificazione della vita e in difesa dei beni comuni.
Oggi era il giorno dell´orgoglio indigeno. Intere famiglie e persone singole con i caratteristici copricapi di piume e il viso colorato si sono assiepate in uno dei numerosi padiglioni che affollano il rione Flamengo per rivendicare i propri diritti. Chiedono che le loro terre vengano delimitate con confini certi per non subire gli assalti dei coloni che vogliono distruggere ampie zone della foresta amazzonica per destinarle all´allevamento del bestiame; vogliono che sia interrotta la costruzione della centrale idroelettrica di Belo Monte, sul fiume Xingu (Para), dal forte impatto ambientale; rivendicano programmi di educazione qualificata e di protezione della salute.
Lungo i viali su cui si affacciano i padiglioni i numerosi visitatori si mescolano con cortei di gruppi che cantando e ballando vogliono creare attenzione su diversi aspetti dell´economia verde o su territori da preservare per la loro importanza dal punto di vista ambientale. Come la Apa dos morros garapentes, localizzata nella regione est dello stato di Maranhao e caratterizzata da una ricchissima biodiversita`, paesaggi spettacolari e abbondanza di acqua.
Nel padiglione della Tuc, la piu`importante confederazione sindacale brasiliana dove per giovedi´21 e`attesa la leader della Cgil Susanna Camusso, viene illustrata un´iniziativa molto interessante realizzata dal sindacato dei dipendenti del Banco Central.
Con il riciclo delle banconote buttate perche`ormai vecchie, mescolate a scarti di origine vegetale, si ottiene un composto che puo`essere utilizzato per concimare i campi.
Solo nel 2011 il Banco Central ne ha scartate 2 mila tonnellate!
In Brasile la raccolta differenziata dei rifiuti viene fatta solo in piccola parte. Principalmente si raccolgono alluminio, vetro e plastica, ma tutto viene lasciato alla buona volonta`individuale delle persone o all´iniziativa dei cosiddetti catadores che separano l´immondizia recuperando e rivendendo i rifiuti che possono essere riciclati.
Bellissima infine l´installazione, nel Museo di Arte Moderna, Brasil Cerrado, dell´artista Siron Franco, che ha voluto testimoniare con un percorso multisensoriale la bellezza della natura nello stato di Goias mostrando allo stesso tempo la violenza a cui viene sottoposta dall´uomo.
Perche´"la natura parla, ma l´uomo non l´ascolta".
Parola non di un brasiliano ma dell´illustre scrittore francese Victor Hugo.

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giovedì 14 giugno 2012

NEI PARCHI PAULISTI CONCERTI, BIBLIOTECHE E AREE RISERVATE AGLI ANZIANI

San Paolo e`una citta`verde. Le strade sono spesso alberate e ci sono diversi parchi cittadini di cui il piu`grande e`quello di Ibirapuera, situato nel centro.
Nel quartiere di Perdizes c´e`il parco di Agua Branca, meta delle mie passeggiate quando voglio rilassarmi un po´dalla frenesia metropolitana.
E´un luogo molto piacevole, ricco di piante secolari e di animali - galli, galline, pavoni, gatti -  che scorazzano  in tutta liberta`.
Tra gli alberi spicca il pau brasil, nativo della foresta vergine, che ha dato il nome al paese. Quando i colonizzatori portoghesi sbarcarono sulle coste brasiliane, le trovarono ricoperte di queste piante il cui tronco ha un caratteristico colore rosso scuro, brasa nella lingua originale. E proprio al taglio di questi alberi si dedicarono come prima attivita`i coloni, dato che il legno del pau brasil forniva legno pregiato e resina.
Ho visitato il parco sia alla domenica che nei giorni feriali e sempre l´ho visto frequentato da visitatori dediti a diverse attivita`, sportive, ricreative o culturali.
Domenica mattina parecchie persone assistevano a un concertino di un trio che faceva musica suonando strumenti "poveri".
Ma soprattutto mi hanno colpito i gazebo che contengono piccole biblioteche, dove chiunque senza alcuna formalita`puo`sostare a leggere: ogni chiosco contiene libri di genere differente, dalla letteratura brasiliana a quella straniera, dalla poesia ai libri per l´infanzia.

FOTO: La pianta del pau brasil (a lato) e in sequenza: il concertino domenicale, uno dei gazebo dedicati alla lettura, uno scorcio della praca do idoso


La praca do idoso è`una specie di "parco-giochi" per anziani, dove ci sono diverse postazioni di cyclette e altri atrezzi per mantenersi in forma. 
Anche in Brasile l´eta`media si sta alzando e quindi i governi locali stanno correndo ai ripari. 
Nello stato di San Paolo gli anziani godono di molti privilegi: i trasporti pubblici sono gratuiti, i parcheggi  hanno molte postazioni a loro riservate, l´ingresso ai musei e`quasi sempre gratuito e nei cinema il biglietto costa la meta`.

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mercoledì 13 giugno 2012

NIENTE PIU' CANDIDATI CORROTTI GRAZIE AL MOVIMENTO "FICHA LIMPA"

La corruzione non è un problema solo italiano.
Per combattere contro questa vera e propria piaga in Brasile è sorto il movimento "Ficha limpa" ("Fedina penale pulita"), che ha portato alla presentazione di una legge di iniziativa popolare approvata dal Parlamento nel 2010.
In forza di questa legge alle prossime elezioni presidenziali nel 2014 non potranno presentarsi candidati che siano già stati condannati anche in un solo grado di giudizio (la legislazione brasiliana prevede tre gradi come quella italiana). Inoltre i candidati dovranno presentare settimanalmente il resoconto delle proprie spese elettorali e dovranno dichiarare i nomi dei propri finanziatori.
Il movimento, iniziato nel 2009 su impulso della Conferenza episcopale brasiliana, è arrivato a raccogliere oltre un milione di firme.
Ma il terreno era fertile. Troppi gli scandali in cui risultavano coinvolti politici sia del governo che dell'opposizione!
Tra questi, quello che maggiormente ha scosso l'opinione pubblica è quello denominato "mensalao" e che ha rischiato di travolgere il governo del carismatico e popolare Lula già dal 2005.
Secondo l'accusa il Pt, il partito del presidente, avrebbe pagato mazzette ai deputati dell'opposizione perché  votassero le leggi in discussione. Il processo, che vede indagati oltre venti deputati del Pt tra cui l'ex tesoriere e l'ex capo di gabinetto, avrà inizio il prossimo primo di agosto.
Ma la battaglia non finisce qui.
Forti del successo ottenuto con il movimento anti-corruzione, ora i brasiliani vogliono ottenere che sia abolito il voto segreto, che spesso viene utilizzato per difendere i deputati corrotti.
E con lo slogan Eu quero saber como vota meu parlamentar! (Voglio sapere come vota il mio deputato!) hanno lanciato in questi giorni una nuova raccolta di firme.


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martedì 12 giugno 2012

IL BRASILE NON DIMENTICA I SUOI DESAPARECIDOS

Lembrar e`resistir, ricordare e`resistere.
Questa frase impressa sul muro accoglie i visitatori del Museo della Resistenza di San Paolo e li accompagna idealmente in un percorso emozionante e difficile da dimenticare.
Inaugurato nel 2002 con il nome di Museo della Liberta`, ha cambiato denominazione nel 2008 ma il suo obiettivo e`sempre lo stesso: ricostruire la memoria e la storia politica del Brasile.
Alcune sale sono dedicate ad Apolonio de Carvalho, eroe della Resistenza e uno dei fondatori del Pt, il partito di Lula.
Il Museo occupa l´edificio che fu la sede del Deops, la famigerata polizia politica che sotto le varie dittature che governarono il Brasile dagli anni Trenta alla decade degli Ottanta, organizzava clandestinamente gli "squadroni della morte" contro gli oppositori.
E sono proprio le celle in cui questi ultimi venivano rinchiusi e torturati prima di essere trasferiti in carcere a provocare i sentimenti piu`profondi: di pieta`per coloro che subirono, di condanna per gli autori di quelle atrocita`, di solidarieta`perche`questo era il sentimento che legava tra loro le vittime.

Le celle sono rimaste intatte, con i nomi dei prigionieri ancora incisi sui muri fatiscenti.
In ogni cella erano ammassate fino a venti persone.
Di volta in volta alcuni di loro venivano prelevati e portati nelle sale superiori dove li attendevano i loro carnefici.
Un corridoio esterno strettissimo e coperto da una grata (nell´ultima foto) dava l´íllusione di poter respirare un po´d´aria e di scaldarsi con qualche raggio di sole a quelli che venivano trattenuti piu`a lungo.
Il Museo ha raccolto molte testimonianze dei sopravvissuti e dei familiari dei desaparecidos.
Ma molto resta ancora da scoprire e da comprendere.


Il 16 maggio del 2012 e`stata istituita dal governo di Dilma Rousseff la cosiddetta comissao nacional da verdade, che vuole indagare sulle violazioni dei diritti umani avvenute tra il 1964 e il 1988 da parte di agenti dello stato. La commissione e`stata fortemente osteggiata dai militari, nonostante nel 1979 sia stata varata un ´amnistia per tutte le violazioni avvenute in precedenza.
La sua istituzione ricalca quella di un´analoga commissione gia`varata in Cile per i misfatti compiuti sotto la dittatura di Pinochet.
Ma e`tutta l´America Latina che sta cercando di fare i conti con il suo oscuro passato.
In Guatemala, dove in 31 anni di guerra civile ci furono 200 mila morti, uno dei responsabili della mattanza, Efraim Rios Monti, ha perso la tutela di cui godeva come parlamentare e verra`processato.
Anche in Argentina e`stata recentemente annullata la legge che concedeva una specie di amnistia ai responsabili delle torture e della scomparsa degli oppositori e alcuni di loro si trovano gia`sotto processo.


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lunedì 11 giugno 2012

AL RISTORANTE "POR KILO" SI CONTROLLA LA DIETA E IL PORTAFOGLIO



Questo signore con l´aria molto compresa e`un cameriere di un ristorante che si chiama "Babbo Giovanni" e si trova nel quartiere di Perdizes.
Fondato nel 1917 da un italiano, oggi non mantiene nulla delle sue origini se non il nome.
"Babbo Giovanni" e` un ristorante por kilo, il che significa che si paga quello che si consuma pesando il piatto dopo che e`stato riempito.
I brasiliani non usano mangiare primo e secondo, ma preferiscono il piatto unico che comprende generalmente carne o pesce, verdure, legumi e riso.
Dopo che ci si e`serviti, si passa alla cassa, e qui il piatto viene pesato.
Da "Babbo Giovanni" il costo e`di 39,90 reais al kilo, che corrispondono a circa 16 euro.
In genere un piatto ben riempito pesa sui 400 grammi, quindi il prezzo e`decisamente a buon mercato.
Di questi locali ne sono sorti diversi ultimamente, perche`ai brasiliani piace molto mangiare fuori casa e in questo modo possono permetterselo piu`volte alla settimana. Senza contare tutti quelli che sono obbligati a farlo perche´ lavorano e non hanno un intervallo abbastanza lungo per pranzare in famiglia.
Molto diffuse anche le padarias, il cui nome tradotto in italiano significa "panetterie", ma non hanno molto in comune con quelle che conosciamo noi. Vendono si` pane e dolci di ogni genere, ma fanno anche servizio bar e molte fungono anche da ristorante por kilo. 
Un altro servizio che alcune padarias offrono e`il cosiddetto rodisio de sopas, cioe`una scelta di minestre e passati di verdura accompagnati da pane tostato. Il rodisio ha un prezzo unico e costa circa 20 reais.
Questi prezzi a buon mercato non devono pero`trarre in inganno, perche`il costo della vita a San Paolo e`attualmente piuttosto alto.
Gli orari dei negozi sono diversi da quelli italiani. Le padarias restano aperte fino alle 22, mentre gli altri chiudono in genere alle 18-19 e restano chiusi anche il sabato pomeriggio e la domenica.
I supermercati invece sono sempre aperti, festivi compresi.


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sabato 9 giugno 2012

CON LA CULTURA NON SI MANGIA? FORSE... PERO´SI VIVE!

La cultura sembra avere un posto importante qui a San Paolo.
Ricordate quando un ministro italiano aveva tagliato i fondi affermando che "tanto con la cultura non si mangia?". Beh, dimenticatelo!
Nella metropoli paulista hanno trovato un sistema per fare cultura senza dover ricorrere alle casse statali. Come? Obbligando le imprese a finanziarla.
E´cosi`che e`nato il Sesc Pompeia, un Centro Culturale che prende il nome dal quartiere in cui ha sede.
Il Sesc, invece, e`l` associazione di imprese del settore Commercio e Servizi che, come detto, lo sostiene con finanziamenti imposti dallo Stato.
Il Centro e` localizzato in una fabbrica dismessa e recuperata nel 1977 da un´architetta italo-brasiliana, Lina Bo Bardi, a cui si deve anche la progettazione del Masp, il Museo di Arte che si trova sull´ Avenida Paulista.
Nata e vissuta in Italia fino all´ eta`di 32 anni, Lina Bo si trasferì in Brasile dopo essersi sposata con il giornalista Pietro Maria Bardi.
Militante del Partito Comunista Italiano e partigiana durante la Resistenza, dopo la seconda guerra mondiale si trovo`senza lavoro. Partita alla volta del Brasile in cerca di nuove occasione e nuovi stimoli, si innamoro`di Rio de Janeiro, ma dopo qualche anno si trasferi`a San Paolo dove rimase fino alla sua morte avvenuta nel 1992.
Passando nei dintorni dell´edificio che allora ospitava una fabbrica, rimase colpita dal fatto che molta gente si incontrava proprio  li` per chiacchierare e passare del tempo insieme.
Cosi`decise che quel luogo doveva assolutamente servire a quello scopo!
Oggi l´edificio ospita un teatro, due caffetterie, spazi per corsi di attivita`creative (ceramica, incisione) e mostre, esposizioni di prodotti artigianali, una biblioteca.
Ma c´e` anche un´ enorme sala attraversata da un ruscello e dotata di comodi divani dove chiunque liberamente puo`sedersi a leggere o conversare.
In questo periodo ospita una mostra fotografica di Renata Castello Branco con 84 ritratti di abitanti di Paraisopolis, una favela con una popolazione stimata tra gli 80 e i 100 mila residenti e confinante con il ricco bairro di Morumbi.
La favela e`stata oggetto di alcuni interventi migliorativi dal punto di vista urbanistico, per realizzare i quali e`stato necessario abbattere molte baracche. Prima che queste fossero distrutte, la fotografa ha voluto ritrarle con le persone che le abitavano, un lavoro che e`durato due anni e che si e` tradotto in una mostra molto interessante sia per la bellezza dei ritratti che per l´ allestimento ben curato.

venerdì 8 giugno 2012

COME GUADAGNARE FACENDO SHOPPING...

Mi sono svegliata sotto un cielo grigio e piovoso. In Brasile e`autunno avanzato... E`strano pensare a un paese dell´emisfero sud senza sole... Fa anche abbastanza freddo e io mi sono portata troppi vestiti leggeri!
Ieri sono stata a fare shopping... E´incredibile quante cose si imparino su un paese facendo shopping!
Al mattino la meta e`stata un piccolo supermercato di alimentari: ambiente gradevole e familiare, bella merce esposta.
I prezzi non erano molto cari ma nemmeno troppo a buon mercato. Un kilo di filetto di manzo costa per esempio sui 48 reais (un real vale 2,50 euro). Pero`mi dicono che la qualita`non e´paragonabile a quella del filetto italiano, cioe`e`un po´inferiore.
Ho visto un´ infinita`di marche di caffe`. Anni fa il Brasile, primo produttore di caffe`al mondo, esportava il suo prodotto di maggior qualita`e teneva quello di qualita`inferiore per il consumo interno. Ma da quando il tenore di vita e`aumentato e si e`creata una domanda interna di prodotti di qualita` le case produttrici hanno cominciato a differenziare anche i prodotti destinati ai brasiliani.
Sugli scaffali campeggiavano anche diverse marche italiane come Illy, Lavazza e Segafredo. Pare che le prime due stiano per aprire in suolo brasiliano delle caffetterie con marchio proprio, su modello Starbucks negli Stati Uniti.
Il caffe`che ho bevuto nel barettino interno non so di che marca fosse ma era buono e servito con molto "carinho" (non mi viene in mente una parola corrispondente in italiano...).
Al momento di pagare, ho appreso un´informazione che trovo molto interessante: il governo estadual di San Paolo (in Brasile i diversi stati hanno una legislazione autonoma) ha inventato un sistema per incentivare i cittadini a chiedere lo scontrino in negozi e supermercati.
Funziona cosi`: ci si iscrive con i propri dati a un registro via Internet e ogni volta che si fanno acquisti la cifra corrispondente viene automaticamente trasmessa al sistema che la memorizza. Due volte all´anno viene calcolato l´ammontare totale e una percentuale viene poi rimborsata o scalata dalle tasse.
La percentuale e´inferiore all´1 per cento, ma e sufficiente per spingere i consumatori a chiedere il rilascio della ricevuta.
Semplice, no? Perche´ il governo Monti non prende esempio?
Nel pomeriggio invece ho visitato un Centro Commerciale di media dimensione.
Ieri qui in Brasile era festa nazionale per il Corpus Domini. Chi non e`partito per il week end si e`riversato nei Centri Commerciali di cui San Paolo e`ricca, mentre in Italia solitamente vengono costruiti lontano dalle citta`.
Il pienone e la confusione pero`erano gli stessi... Per un momento ho pensato di trovarmi al Globo di Busnago!

giovedì 7 giugno 2012

ARRIVO A SAN PAOLO




Eccomi in Brasile, nella foto il panorama che si vede dalla finestra del soggiorno dell´appartamento in cui sono ospitata a San Paolo.
Sto al sedicesimo piano di un condominio che si chiama "Lago di Garda".... Il costruttore e` un italiano che ha dato ai suoi palazzi nomi di localita` del paese d´ origine. Ah, che cosa puo` la saudade!
Il quartiere si chiama Perdizes e si trova a circa sei chilometri dal centro.
Ci convivono in buona armonia casette unifamiliari e grattacieli, testimonianze di epoche e gusti differenti.
Non sembra molto trafficato e c´e` abbastanza verde. E´servito da autobus e metropolitana.
A San Paolo sono arrivata dopo un viaggio piuttosto avventuroso.
Ma ora non ho tempo di raccontare. La metropoli mi attende!