sabato 30 marzo 2013

APPELLO AGLI EMIGRATI: "TORNATE A CASA, QUI C'E' LAVORO"

Il Brasile richiama i suoi emigrati. E lo fa con un portale a loro dedicato (http://www.brasileirosnomundo.itamaraty.gov.br/) dal significativo titolo "Portal do retorno" in cui si forniscono tutte le informazioni necessarie per un felice rientro in patria.
Si va dalle notizie sul mercato del lavoro e sull'imprenditoria a quelle più spicciole sui documenti necessari a regolarizzare la propria posizione una volta rientrati a casa. E per i più svantaggiati (rifugiati la cui domanda è stata rifiutata, clandestini, vittime della tratta, persone affette da malattia o semplicemente con reddito insufficiente per acquistare il biglietto aereo) esiste un programma apposito denominato "Apoio ao retorno voluntario e a reintegracao" che provvede a far superare qualsiasi difficoltà.
Ma al di là degli aspetti umanitari, questa iniziativa potrebbe essere dettata da un motivo prettamente economico: il Brasile, paese in forte sviluppo, è carente dal punto di vista della manodopera specializzata. E' risaputo che chi emigra in genere appartiene alla fascia di popolazione più scolarizzata e maggiormente dotata di risorse personali atte a superare i problemi che ogni emigrazione comporta.
Facilitare il loro rientro potrebbe costituire quindi una soluzione a quella carenza.
Nella sezione del portale dedicata al mercato del lavoro, infatti, una tabella specifica i settori in cui nel biennio 2011-2012 c'è stata maggiore espansione: in testa alla classifica si trova quello dell'agricoltura con + 8,69%, seguito dalle costruzioni (+ 7,13%) e dai servizi (3,5%).
Ma quanti sono i brasiliani all'estero? Secondo calcoli approssimativi (solo il Giappone è riuscito ad avere dati certi a questo riguardo) attualmente sarebbero 2,5 milioni. Negli ultimi cinque anni il rientro in patria avrebbe portato a una diminuzione del 30% circa.
La diaspora dei brasiliani è iniziata negli anni Ottanta ed è proseguita nei due decenni successivi. Causa principale dell'esodo è stata la difficile congiuntura economica, sociale e politica.
Secondo un'indagine realizzata per conto del quotidiano Folha de Sao Paulo oggi la situazione del paese viene percepita come "ottima" o "buona" dal 76% degli intervistati.
Ma, come detto, l'economia potrebbe avere un andamento ancora migliore se fosse colmata la carenza di manodopera specializzata che tanti problemi sta creando alle imprese locali e a quelle straniere che hanno scelto il Brasile per i loro investimenti.
Ecco quindi l'appello del Ministero degli Esteri, che attraverso il "Portal do retorno" invita i "figlioli prodighi" a tornare a casa.


Copiare gli scritti altrui non solo è vietato dalla legge, ma è indice di scarso senso etico. Se ti piace quello che ho scritto e lo vuoi riprodurre altrove, fallo pure, ma per favore cita la fonte.

Nessun commento:

Posta un commento