giovedì 6 dicembre 2012

IL BRASILE CELEBRA CHI SI OPPOSE ALLA DITTATURA E PIANGE IL GRANDE NIEMEYER, SIMBOLO DI UN'ALTRA RESISTENZA

Riabilitazione per 173 deputati che furono destituiti durante gli anni della dittatura militare brasiliana (1964-1985). Oggi, 6 dicembre, agli ex-parlamentari verrà simbolicamente restituito il mandato nel corso di una celebrazione solenne alla Camera. Solo 29 di loro sono ancora in vita.
Appartenevano a partiti che si opponevano al regime, ma anche a formazioni politiche che della dittatura furono in parte complici. Lottavano per cambiare il Paese e per questo vennero privati delle loro prerogative con atti istituzionali o decreti presidenziali.
Oggi saranno ricevuti con tutti gli onori dal presidente della Camera, Marco Maia, e dalla deputata Luiza Erundina. A quest'ultima, che presiede la Comissao Memoria, Verdade e Justica, si deve l'ideazione dell'evento.
Il Brasile non perde occasioni per restituire, soprattutto ai più giovani, la memoria storica dei suoi tempi bui. La commissione presieduta da Luiza Erundina, istituita nel maggio scorso, vuole indagare sulle violazioni dei diritti umani avvenute a opera di agenti dello Stato sotto i governi militari.
"Lembrar é resistir", è scritto all'ingresso del Museo della Resistenza di San Paolo.
"Ricordare è resistere". Il Brasile guarda al futuro, ma non dimentica il passato.
Nello stesso giorno in cui celebra i resistenti, il Paese piange un altro pezzo di storia che se ne va.
Ieri a Rio de Janeiro è morto Oscar Niemeyer, uno dei più grandi architetti del Novecento, noto soprattutto per aver progettato gli edifici della capitale Brasilia e pioniere dell'uso del cemento armato.
Niemeyer aveva 104 anni e fino all'ultimo ha lavorato e vissuto intensamente. Simbolo di un'altra resistenza, quella di chi non si arrende alle ferite del tempo che scorre.


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