giovedì 1 novembre 2012

CANCRO, CURE OBBLIGATORIE ENTRO 60 GIORNI DALLA DIAGNOSI

Quanti giorni deve aspettare un malato di cancro per poter accedere alle cure del caso?
In Italia le risposte a questa domanda sarebbero le più varie: ognuno di noi ha un parente o un amico che potrebbe raccontare un'odissea fatta di lunghe attese e aspettative deluse.
In Brasile una legge, recentemente approvata dal Parlamento, stabilisce che il malato non debba attendere oltre i 60 giorni a partire dal momento in cui la malattia viene diagnosticata.
Due mesi non sono pochi, ma almeno sono una certezza. E inoltre, se il paziente non verrà assistito entro quella data, potrà perlomeno rivolgersi alla giustizia per ottenere un risarcimento.
Attualmente l'attesa - stiamo parlando del sistema sanitario pubblico - è di 180 giorni, tre volte il termine stabilito dalla legge. Questo significa che i pazienti in genere vengono curati quando ormai il tumore è in fase avanzata e quindi con minori possibilità di guarigione.
Secondo gli esperti il termine massimo dovrebbe essere di 30 giorni, ma rispetto alla situazione attuale due mesi sono comunque un notevole passo avanti.
La legge, che dovrà essere ratificata dalla presidente Dilma Rousseff, introduce anche il diritto all'accesso alle cure palliative.


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