lunedì 4 febbraio 2013

VOTO ALL'ESTERO: "RISCHIO CARNEVALE" PER GLI ITALIANI RESIDENTI IN BRASILE

In una campagna elettorale all'insegna delle false promesse e nella quale trova spazio perfino il folle auspicio di un attentato di Al Qaeda che rada al suolo la sede del nostro Parlamento, pochissimo si parla del voto degli italiani residenti all'estero.
Eppure nel 2006 fu grazie a tre seggi del Senato conquistati fuori dai patri confini che il governo Prodi riuscì a insediarsi, compensando i circa 500mila voti in meno ottenuti.
Sulla stampa brasiliana comincia ora ad apparire qualche scarna notizia, confinata in taglio basso.
Nell'America del Sud sono 350mila gli elettori, chiamati a eleggere quattro deputati e due senatori. 
I candidati residenti in Brasile sono 19: tre dell'Usei (Unione Sudamericana Emigrati Italiani), quattro del Maie (Movimento Associativo Italiani all'Estero), tre del Partito Democratico, due del Popolo della Libertà, due di Italiani per la Libertà e ben cinque del Movimento di Beppe Grillo.
La loro campagna elettorale verte in genere sulla promessa di ottenere procedure più snelle per il conseguimento della cittadinanza italiana e per lo svolgimento delle pratiche pensionistiche.
Per poter votare gli italiani residenti in Brasile devono essere iscritti al registro dell'Aire (Anagrafe Italiani Residenti all'Estero).
Il voto viene espresso tramite il canale postale. Entro il 6 febbraio verrà recapitata a tutti gli aventi diritto una busta contenente il certificato elettorale, la scheda elettorale, la lista dei candidati e una seconda busta preaffrancata che dovrà essere rispedita alla sede del Consolato entro e non oltre le ore 16 del 21 febbraio.
Si spera solo che il rito del Carnevale, che si sta celebrando in questo periodo in Brasile con ben altra enfasi rispetto a quello italiano, non pregiudichi la partecipazione al voto dei nostri compatrioti.


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